Vigoressia: l’ossessione di un fisico perfetto
Fin dai tempi dell’antica Grecia, il riferimento alle divinità della bellezza ha contribuito alla creazione di schemi precostituiti che ricorrono anche nella società moderna e che portano alla sopravvalutazione dell’aspetto fisico, con possibili ripercussioni negative sulla salute.
Soprattutto con l’avvento dei social network, si è imposto sempre di più il concetto di “fisico ideale” con tanto di preoccupazioni relative all’immagine corporea.
Si tratta di un aspetto che, spesso, rientra nei disturbi mentali e in quelli del comportamento alimentare.
Proprio al confine tra queste patologie si posiziona la vigoressia, caratterizzata da:
- Ossessione per l’aspetto fisico
- Immagine corporea distorta
- Convinzione che il proprio corpo non sia abbastanza muscoloso ed asciutto
Tale condizione colpisce prevalentemente i maschi, anche se non mancano i casi di vigoressia femminile e, di solito, si presenta già durante l’adolescenza quando inizia la percezione del proprio corpo.
COSA ACCADE A CHI SOFFRE DI QUESTA PATOLOGIA?
- Pratica un’attività fisica molto intensa
- Si sottopone a diete estreme e squilibrate (tipicamente iperproteiche)
- Talvolta fa uso di sostanze anabolizzanti
La vigoressia può dare origine a disturbi della sfera psicosociale come insicurezza, isolamento e bassa autostima, con notevoli ripercussioni su vari aspetti della vita quotidiana.
Chi ne è affetto, inoltre, ha anche una scarsa percezione della propria condizione, così come della necessità di chiedere aiuto.
Il trattamento della vigoressia, non si limita solo alla nutrizione, ma deve essere di tipo multidisciplinare e tra le figure professionali di riferimento troviamo sicuramente:
- Lo Psichiatra
- Lo Psicoterapeuta
- Il Nutrizionista/Dietista
- Il Personal Trainer
Vigoressia: la rigidità nell’alimentazione
Quello che è importante sapere è che la vigoressia si basa su uno stile di vita volto a perseguire un rigido regime nutrizionale, che non sempre viene riconosciuto in un primo momento. In una società dove il benessere è strettamente connesso all’abbondanza di cibo, l’attenzione è sempre più posta a nutrirsi in modo consapevole ed equilibrato.
In particolare, nei soggetti vigoressici, diventa fondamentale una netta riduzione dell’attività fisica praticata in termini di intensità e di frequenza, unitamente ad una rieducazione alimentare e ad una maggiore accettazione di se stessi, cercando di minimizzare l’influenza negativa dei fattori esterni.
Alla base di questo disturbo alimentare ci sono spesso il senso di inadeguatezza, la paura di fallire, la mancanza di autostima e la necessità di sentirsi accettati. A differenza dell’anoressia dove il cibo viene rifiutato, le persone vigoressiche attuano un processo di annullamento, dedicandosi ad un ininterrotto esercizio fisico e a diete iperproteiche per avere un fisico perfetto.