Massoterapia e cervicalgia da smartworking
Il massaggio cervicale nei pazienti in smartwoking
Una delle conseguenze del Covid-19 degli due anni ha visto circa due milioni di lavoratori sperimentare, molti per la prima volta, il lavoro in modalità smartworking – un po’ come avveniva in ufficio ma con l’aggravante di muoversi ancor meno, di lavorare con postazioni non ergonomiche e con il rischio di prolungare il tempo davanti al computer in posture poco corrette.
Una delle parti del nostro corpo che più soffre davanti al computer è il collo, provocandoci una fastidiosa cervicalgia, ovvero un dolore, tensione muscolare e rigidità a livello della parte superiore della colonna vertebrale.
La massoterapia può essere un valido approccio terapeutico alla cervicalgia da sovraccarico muscolare e adottare delle soluzioni posturali ottimali durante la seduta lavorativa permette al paziente di migliorare il suo stato fisico.
Cos’è la cervicalgia?
Per la definizione di cervicalgia, attualmente, si fa riferimento a quella data da Merskey e Bogduk e successivamente ripresa sia dall'”International Association for the Study of Pain (IASP)” secondo i quali la cervicalgia rappresenta “dolore percepito, originante in un’area delimitata superiormente dalla linea nucale, inferiormente da una linea immaginaria passante dal processo spinoso di T1 e lateralmente dai piani sagittali tangenti ai bordi laterali del collo.
Il disturbo viene percepito a livello di nervi, muscoli e vertebre del rachide cervicale.
Postura scorretta nello smartworking
La postura con anteposizione del capo o avanzamento del mento “Forward Head Postural”, è stata associata a dolore della testa e del collo (tra cui alcune cefale e disturbi associati al colpo di frusta), ma può essere associata anche ad uno scorretto atteggiamento posturale in posizione seduta o a particolari condizioni di lavoro.
L’atteggiamento posturale FHP (Forward Head Postural) è dovuto ad uno squilibrio del capo rispetto al piano sternale, abbassando la perpendicolare dalla punta del mento questa passa davanti allo sterno. Il capo in avanti modifica il centro di gravità incrementando il peso che il rachide cervicale deve sostenere e il suo allineamento e viceversa.
Cervicalgia: come può essere d’aiuto il massoterapista?
In caso di dolore cervicale il massoterapista può essere d’aiuto non solo trattando il muscolo dolente ma una zona più vasta compresa di spalle e schiena. Il trattamento è composto da:
- Terapie manuali (come pompage, tecniche di decompressione, trattamenti massoterapici, tecniche di decompressione e pompage – massaggi dolci e privi di effetti collaterali, con lo scopo principale di allungare e stirare i muscoli)
- Terapie strumentali (come tecarterapia e laserterapia)
- Consigli posturali di mantenimento
Nonostante la cervicalgia rimanga un fenomeno di difficile comprensione a causa della pluralità di fattori che probabilmente afferiscono anche alla sfera bio-psico-sociale, numerosi studi concordano sull’importanza di piccoli accorgimenti sulla postura per evitare la progressione dei sintomi e dolori. In questo corso di studi ho appreso come il trattamento massoterapico possars a dare numerosi benefici, in questo caso, nel trattare la cervicalgia miotensiva.
L’utilizzo di tecniche massoterapiche hanno lo scopo di ridurre il dolore, fino alla sua scomparsa, ripristinandone la flessibilità, l’articolarità e la funzionalità per rendere i movimenti più fluidi. In questo modo è possibile permettere al soggetto di tornare a svolgere tutte le sue normali attività quotidiane, lavorative e sportive.
I miglioramenti avvengono solo a livello del dolore, ma anche a livello di soddisfazione e appagamento lavorativo, di stress e di miglioramento della produttività.