LOMBALGIA DEL PESISTA E MASSOTERAPIA

LOMBALGIA DEL PESISTA E MASSOTERAPIA

Approccio massoterapico alla lombalgia del pesista

Le patologie a carico del tratto lombare della colonna vertebrale rappresentano una percentuale elevata di infortuni legati alla pesistica.
Le rilevanti forte dinamiche sviluppate attraverso gli arti superiori ed inferiori presuppongono un importante coinvolgimento, espresso in termini di stabilizzazione funzionale, del tronco in tutte le fasi del gesto sportivo specifico.

L’obiettivo dell’atleta è di recuperare dall’infortunio nei migliori dei modi, per poter riprendere gli allenamenti nella loro totalità.
Questo lavoro di ricerca ha preso in considerazione due trattamenti massoterapici a settimana per il paziente.

Cos’è la lombalgia?

La lombalgia (Low Back Pain), è un dolore avvertito nella regione posteriore della colonna vertebrale, che colpisce la regione lombare e sacrale, il tratto compreso tra il margine costale e la piega glutea.

La lombalgia può essere Acuta, quando c’è una comparsa improvvisa, a volte senza causa apparente o dopo uno sforzo. Spesso si assume una posizione con busto flesso in avanti, più o meno curvo da un lato e per questo viene definito anche “colpo della strega”. Il dolore e/o limitazione funzionale compresa fra l margine inferiore dell’arcata costale e le pieghe glutee inferiori con eventuale irradiazione posteriore della coscia ma non oltre il ginocchio e contrattura intensi.

Quando il dolore si prolunga dopo i 3 mesi e con intensità variabile diventa una Lombalgia Cronica e più frequentemente la causa è la spondilodiscoartrosi, un processo di tipo degenerativo, che riguarda le varie parti della colonna vertebrale (disco, corpo vertebrale, faccette articolari e fasce muscolari)

Infortuni comuni nella pesistica

La pratica della pesistica per le sue peculiarità è relegata agli ultimi posti in termini di percentuale di infortuni. Ovviamente questa analisi è riferita alla pesistica di medio e alto livello, considerando che la sola pratica di esercizi con la finalità di potenziamento ha una percentuale prossima allo zero. Da uno studio effettuato dal Dott. Dominik Doerr, componente della commissione medica della Federazione Europea di Pesistica, prendendo in analisi campionati europei e mondiali della stessa disciplina degli anni 2009-2010-2011 è emerso che in realtà le percentuali di incidenti siano molto basse.

L’analisi specifica del gesto dello snatch e clean, la ripetizione continua del movimento ad alte velocità e con sovraccarichi massimali inducono inevitabilmente sulle strutture anatomiche sottoponendole a stress continuo che a lungo termine, se non trattate con terapie adeguate e con una integrazione di esercizi di prevenzione, porta al verificarsi di un danno strutturale e anche all’infortunio.

Le tre aree anatomiche che vengono principalmente colpite da iperuso o infortunio nella pesistica: ginocchio, zona lombo-sacrale, e spalla.

Soluzioni di terapia più efficaci svolte dal massoterapista:

1) Massaggio Mio-fasciale e Linfodrenaggio –  per assurdo è una delle terapie meno utilizzate, perchè non tutti non tutti hanno la possibilità di effettuare una seduta di massaggio nel post-allenamento. Effettuando una massoterapia di scarico anche solo una volta al mese, la funzionalità vascolare ne beneficia comunque e il tono muscolare si normalizza.

2) Taping Neuromuscolare – Applicare il taping neuromuscolare a ventaglio sui distretti affetti da indolenzimento, velocizza la risoluzione del dolore. La migliore applicazione è a ventaglio decompressiva (muscolo allungato e tape senza tensione) con ancoraggi prossimali.

3) Terapia Fisica Strumentale – Utilizzare la tecar terapia ha un effetto sensibile nella mobilizzazione degli elettroliti, pertanto può essere usata anche per il trattamento del muscolo indolenzito.

Conclusioni

Sicuramente lavorare in team, con qualsiasi figura professionale, aiuta il raggiungimento del risultato. È importante prefissare l’obiettivo con l’atleta e presentargli un programma di recupero settimanale per renderlo partecipe del lavoro e consapevole che le figure professionali lavorano insieme a lui per raggiungere il traguardo.

L’utilizzo dei test clinici permette al massoterapista di individuare la parte muscolare interessata e con il massaggio mio fasciale di arrivare in profondità.

Il massaggio linfodrenante ha permesso di recuperare maggiormente la circolazione e l’ossigenazione della fascia e della zona lombare, che abbinati agli esercizi di rinforzo per il muscolo trasverso dell’addome hanno permesso di rendere più efficace anche i gesti tecnici (snatch e clean) dell’atleta.

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