Conseguenze psicologiche da Covid-19. I consigli della psicologa.
L’ emergenza sanitaria da COVID-19 ha avuto un impatto sulla salute fisica ma anche psicologica della popolazione, includendo bambini, adolescenti, adulti e anziani, con effetti anche a lungo termine.
Questa pandemia mondiale ha fatto sì che le nostre abitudini quotidiane si modificassero improvvisamente e drasticamente, anche quelle che sembravano più scontate, sperimentando così un’esperienza spiacevole che comporta: la perdita della libertà individuale, la separazione dai nostri affetti più cari, uno stato di incertezza sulla propria salute e futuro, ed un conseguente senso impotenza davanti al contesto che ci circonda.
Quali sono i disturbi principali legati al COVID-19?
- Disturbi d’Ansia (78%, rimuginio, focalizzato su contenuti di pensiero negativo)
- Disturbi depressivi (61%, l’incapacità di mantenere il nostro stile di vita, noia e frustrazione, portano a sperimentare emozioni spiacevoli e vuoto interiore)
- Disturbo Ossessivo/Compulsivo (27%, in particolare nelle persone predisposte a sviluppare disturbi come l’ossessione da contaminazione e per la pulizia);
- Disturbi del sonno (15% della popolazione ha sperimentato insonnia ed incubi notturni);
- Disturbo Post Traumatico Da Stress (adattamento disfunzionale ad un’esperienza nuova).
In questo periodo di emergenza sanitaria, ci sono numerosi fattori di stress che secondo le ricerche contribuiscono a farci vivere il periodo di distanziamento sociale in maniera ancor più difficile. A tal proposito si è constatato che quanto più la durata della quarantena sia protratta senza un termine definito, tanto più è facile che si sviluppino sentimenti di rabbia, sintomi di disturbo da stress post traumatico e comportamenti fobici di evitamento.
Quali pensieri e comportamenti possono aiutarci?
L’essere umano è abituato a conoscere il suo corpo in una determinata situazione, ma di fronte ad un’esperienza nuova, può sperimentare emozioni spiacevoli che non garantiscono un benessere psicofisico.
La riduzione del rimuginio, che è considerato uno stile di pensiero perseverante con contenuti negativi, può favorire un significativo incremento del benessere psicologico, cercando di spostare l’attenzione verso qualcosa che per noi è piacevole.
È sicuramente consigliato lo svolgimento di attività fisica (un rilascio di endorfine, che hanno dunque la capacità di regalarci gratificazione e soddisfazione) aiutandoci a sopportare meglio lo stress e gestire le emozioni.
Nel caso in cui lo stato di allerta, disagio, ansia o addirittura panico si protragga nel tempo, la figura professionale dello psicologo è quella più adatta per gestire questi temi accompagnando la persona ad ottenere uno stato psicologico più adattivo e funzionale.
È fondamentale quindi trovare un luogo dove elaborare emozioni, preoccupazioni e vissuti traumatici, al fine di ritrovare il proprio equilibrio psico-fisico.